La passione è la peggior nemica della preparazione dei giovani portieri

Troppi preparatori confondono il significato di passione con quello di missione nella crescita dei giovani portieri e questo porta a dei risultati disastrosi nell’insegnamento del ruolo.

figlio

Quante volte passi ore e ore sul campo a far volare i tuoi ragazzi.

Non ti stancheresti mai e poi mai.

Continueresti a darci dentro anche sotto un diluvio, fino a quando esausto insieme ai tuoi numeri uno rientrate negli spogliatoi, fieri di aver dato il massimo.

Probabilmente, la forza che ti spinge a fare questo è una grande passione verso il ruolo più bello del mondo e quando sei a casa, non vedi l’ora che arrivi il giorno dell’allenamento per saltare in macchina, andare al campo e trasmetterla ai tuoi giovani portieri.

Ovviamente, se non abbiamo passione, dove vogliamo andare, vero?

Però c’è un problema!

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Il ruolo del preparatore per migliorare la comunicazione del giovane portiere

Alcune linee guida per velocizzare il suo processo di apprendimento delle parole e del tono giusto per comunicare al meglio con te, i compagni, i mister e gli addetti ai lavori.

figlio

Durante l’allenamento il giovane portiere abitualmente entra in uno stato di concentrazione particolare, tanto da congelare completamente le espressioni del viso e dimenticare di avere una bocca per comunicare.

Quante volte ti trovi di fronte giovani numeri uno che annuiscono con la testa ad ogni tua domanda senza sapere se hanno davvero una voce per risponderti?

Sembra strano ma credimi che succede parecchie volte.

Succede questo perché il giovane portiere non è abituato al confronto con una persona adulta e soprattutto ad esprimere le proprie emozioni con coraggio e fiducia verso chi lo sta ascoltando.

Il mondo là fuori lo educa a rimanere passivo, stare seduto ore e ore su una sedia a scuola e intimorirsi quando c’è una verifica e un’interrogazione, tanto da farlo sentire spesso inadeguato e giudicato.

Stai con me perché ho la risposta che stai cercando.

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I 9 consigli per rendere più sicuro il giovane portiere durante l’allenamento

Attraverso un’intervista in cui emerge un dato significativo sui giovani portieri, ecco le linee guida utili per chi forma e cresce i giovani numeri uno.

figlio

Il giovane portiere già dal primo giorno che decide di indossare i guanti e mettersi tra i pali di una porta di calcio inizia a vivere stati d’animo che fino a quel momento non sapeva di avere.

Naturalmente, sente un pò di disagio in quanto è più o meno consapevole che al momento non è preparato al meglio per fronteggiare una situazione nuova che lo espone continuamente agli attacchi avversari.

Quello che si trova di fronte ovviamente, sono tre scenari ben conosciuti e sviluppati nel mondo dilettantistico:

Te li racconto in 2 minuti.

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Giovane portiere tecnico o giovane portiere leader: chi dei due avrà la meglio?

Il massimo dilemma che sta rivoluzionando i pensieri di preparatori, allenatori e addetti ai lavori nella gestione e nella formazione dei giovani portieri italiani

figlio

Nel calcio moderno, se ci focalizziamo sull’allenamento del giovane portiere, ci sono due grandi grandi problemi.

Il primo è relativo a società che non mettono a disposizione un preparatore dei portieri al giovane numero uno, lasciandolo completamente solo senza speranza di crescere seguendo i propri sogni.

Il secondo invece, laddove è presente un preparatore.

Lo stesso si concentra sulla tecnica asfissiante e cerca in qualche modo di allenare seguendo delle esercitazioni prese da YouTube, video in internet o su qualche libro qua e là.

Solitamente, lo propone a gruppi che vanno dai 6 ai 9/10 portieri e li allena contemporaneamente senza badare alle diverse fasce d’età.

La cosa interessante è che non solo nel dilettantismo avvengono queste dinamiche di preparazione ma anche in diverse società professionistiche, in cui il focus è solo allenare.

Il come e il cosa sono secondari.

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I 4 pilastri della Leadership che deve avere ogni giovane portiere

Attraverso dei punti chiave fondamentali possiamo individuare la corretta metodologia di crescita del giovane portiere.

figlio

La preparazione del giovane portiere si presta a differenti scuole di pensiero su come attaccare un pallone, sull’angolo di parata, sulla chiusura nella raccolta, sull’uscita alta e altro ancora.

Infatti, svariando tra nazione e nazione ci possiamo riconoscere in diverse metodologie affrontate da preparatori stranieri.

Ci mettiamo davanti a Youtube, davanti ad un libro di esercizi e ne ricaviamo una collezione di esercitazioni da proporre ai nostri giovani portieri.

In più, per accrescere maggiormente il valore dell’esercizio acquistiamo di tasca nostra i materiali funzionali a raggiungere gli obiettivi del gesto tecnico da insegnare al giovane portiere appunto.

Oppure, guardando in casa nostra spaziamo anche qui tra diversi approcci tecnici di allenamento dei portieri.

Tuttavia, se siamo incaricati ad allenare i giovani portieri dobbiamo fare molta attenzione a quello che proponiamo perché non sempre gli “esercizi dei grandi” sono funzionali alla crescita dei giovani numeri uno.

Cosa intendo esattamente con questo?
Dammi un minuto e ti spiego meglio.

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Cosa fare quando ti trovi davanti un giovane portiere che blocca le sue emozioni

Sono dinamiche che al giorno d’oggi sono diffuse e molto spesso bloccano anche noi preparatori perché non sappiamo effettivamente come aiutare il ragazzo. Fortunatamente, c’è una soluzione e te la spiego subito qui sotto.

figlio

Quello del portiere è un ruolo affascinante, emozionante, rischioso, adrenalinico ma allo stesso tempo può essere frustante, demotivante e noioso.

Tutto dipende da come lo vive il giovane portiere.

Soprattutto da come gli è stato insegnato a vivere il ruolo del portiere appunto.

Molto spesso ancora oggi ci troviamo di fronte giovani portieri completamente ghiacciati nelle loro emozioni, come se avessero un blocco che gli parte da sotto la gola, passando per la zona del cuore, arrivando infine fino alla pancia.

Insomma, si tratta di tutta quella zona irrazionale che fa di un portiere l’essenza, la particolarità, la differenza, il talento.

Sono troppi i giovani portieri costruiti solo a livello razionale, a livello tecnico, i quali nel momento in cui iniziano a trovarsi di fronte a delle situazioni che richiedono un pizzico di emotività iniziano ad andare in corto circuito.

E’ naturale questo, per un motivo molto semplice!

Stai con me perché ho la risposta che stai cercando.

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Il fallimento della tecnica nella preparazione del giovane portiere

Negli ultimi anni un numero elevato di giovani portieri ha abbandonato il ruolo ancora prima di diventare adolescenti.

Questo a causa di pressioni ingiustificate da società di calcio che mettono in secondo piano la formazione dei ragazzi.

figlio

E’ una verità che prima o poi doveva essere detta e ora è arrivato il momento di dirti veramente come stanno le cose.

Da quando ho iniziato a preparare i giovani portieri, all’età di 19 anni mi sono sempre concentrato sull’aspetto tecnico.

Mi presentavo al campo pieno di concetti tecnici da far ripetere fino al vomito al giovane portiere. Studiavo questi concetti sui libri, su YouTube e video di preparatori di diversa nazionalità e facevo di questi contenuti un minestrone di esercizi e proposta tecnica.

Sono andato avanti per anni, confrontandomi con diversi “colleghi” nel mondo dilettante e non solo, e così anche con i miei preparatori in prima squadra.

Tendenzialmente tutti lavoravamo così, con esercizi presi e ripresi da libri, filmati e messi in sequenza nella proposta di allenamento.

Dopo anni che preparavo i giovani portieri in questo modo vedevo effettivamente che gli errori erano sempre gli stessi. Nessuno dei giovani portieri migliorava nell’impostazione della parata, nell’atteggiamento, nella personalità e soprattutto nella mentalità di essere un portiere.

Nonostante, crescevano d’età rimanevano sempre “bambini” messi in porta con il compito di parare dei palloni ed io ero lì solo a riempire un vaso di contenuti ma pieno di fori sul fondo che facevano perdere ogni mio insegnamento.

Addirittura, se mi fermo un attimo a pensare, questa cosa avveniva anche su me stesso.

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Ben arrivato sul portale dedicato alla preparazione dei giovani portieri

Sono Daniele Rolleri, il fondatore del Metodo Crescere Portiere. Ossia tutto ciò che riguarda la preparazione dei giovani portieri attraverso lo sviluppo della loro leadership e della loro crescita caratteriale.

Questo per farli crescere una volta per tutte, forti e sicuri come dei veri numeri uno.

figlio

Questo scatto qui sopra riprende il momento esatto in cui anni fa ho raggiunto la consapevolezza di prendermi una grande responsabilità.

La più importante della mia vita fino ad oggi: investire il mio tempo, la mia passione, le mie finanze nello sviluppo della leadership del giovane portiere.

Per arrivare a questa scelta mi ci sono voluti 2 anni per capire esattamente come la mia decisione potesse essere buona per me, buona per gli altri e buona in assoluto.

Ho speso il mio tempo in ricerche, studi, approfondimenti, notti insonni, viaggi, incontri con numerosi professionisti in diversi settori professionali.

Inoltre, ho investito fino al mio ultimo centesimo per trovare una volta per tutte la chiave per craccare i files dell’allenamento tradizionale rivolto ai giovani portieri.

Fortunatamente, ho trovato tutto ciò che un giovane portiere ha bisogno più di qualsiasi altra cosa:

Lo sviluppo della sua leadership attraverso la consapevolezza del suo vero talento.

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Come la tecnica della “Gomma da Cancellare” può distruggere un Giovane Portiere durante l’allenamento

Se stai utilizzando anche tu questo modo di allenare, allora devi fermarti un attimo e dedicare due minuti a quello che ti sto per dire…

Cosa c’entra esattamente una gomma da cancellare e l’allenamento del giovane portiere?

Il motivo è molto semplice e te lo spiego in due minuti.

Sono sul treno che mi porta da Brighton a Londra e il mio vicino di posto è un giovane giornalista.

Parliamo di calcio e scopro di aver visto una sua video intervista a Villiam Vecchi (ex preparatore dei portieri dell’Ac Milan, Real Madrid ecc).

Mi chiede allora qual è il mio pensiero sull’allenamento dei portieri e onestamente rispondo che non mi occupo nè di portieri adulti nè di portieri adulti professionisti.

Solo chiaramente della crescita dei giovani portieri e di tutte le sfumature che ci stanno attorno alla parola “crescita”

Esattamente, le sfumature!

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I 5 diritti fondamentali da conoscere prima di allenare un giovane portiere

Finalmente svelate le linee guida per crescere un giovane numero uno, senza incappare in errori banali che potrebbero influenzare negativamente il suo sviluppo come portiere e come ragazzo

figlio

Oggi ti racconto la storia di un giovane portiere: Si chiama Daniele.

Dalla prima volta che è entrato a far parte della nostra “famiglia”, il suo atteggiamento verso sé stesso, verso i suoi familiari, gli amici e i compagni di squadra, è letteralmente cambiato.

Cosa intendo esattamente per “letteralmente cambiato”?

Intendo che prima di scoprire come crescere forte e sicuro come un vero numero uno, ha dovuto impegnarsi nell’apprendere il vero motivo che lo spinge ad essere un portiere.

Ti è mai capitato di allenare giovani portieri che indossano i guanti solo perché hanno provato una volta il ruolo e gli è piaciuto.

E tuttavia, continuano senza aver chiaro qual è il loro obiettivo nel futuro prossimo e dopo pochi anni appendono i famosi “guanti al chiodo” rimandando insoddisfatti del loro percorso.

Oppure ne vedi altri mettersi in porta perché non hanno alternativa: o giocano in porta o non vengono considerati neanche come dei giocatori.

Ciò detto, per il giovane portiere che ha deciso di prendersi la responsabilità di guidare la squadra, che sia per la prima volta che sia da diverso tempo, è di fondamentale importanza entrare proprio nel vero concetto di cosa voglia dire:

Essere un giovane portiere!

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