Il ruolo del preparatore per migliorare la comunicazione del giovane portiere

Alcune linee guida per velocizzare il suo processo di apprendimento delle parole e del tono giusto per comunicare al meglio con te, i compagni, i mister e gli addetti ai lavori.

figlio

Durante l’allenamento il giovane portiere abitualmente entra in uno stato di concentrazione particolare, tanto da congelare completamente le espressioni del viso e dimenticare di avere una bocca per comunicare.

Quante volte ti trovi di fronte giovani numeri uno che annuiscono con la testa ad ogni tua domanda senza sapere se hanno davvero una voce per risponderti?

Sembra strano ma credimi che succede parecchie volte.

Succede questo perché il giovane portiere non è abituato al confronto con una persona adulta e soprattutto ad esprimere le proprie emozioni con coraggio e fiducia verso chi lo sta ascoltando.

Il mondo là fuori lo educa a rimanere passivo, stare seduto ore e ore su una sedia a scuola e intimorirsi quando c’è una verifica e un’interrogazione, tanto da farlo sentire spesso inadeguato e giudicato.

Stai con me perché ho la risposta che stai cercando.

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