I 9 consigli per rendere più sicuro il giovane portiere durante l’allenamento

Attraverso un’intervista in cui emerge un dato significativo sui giovani portieri, ecco le linee guida utili per chi forma e cresce i giovani numeri uno.

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Il giovane portiere già dal primo giorno che decide di indossare i guanti e mettersi tra i pali di una porta di calcio inizia a vivere stati d’animo che fino a quel momento non sapeva di avere.

Naturalmente, sente un pò di disagio in quanto è più o meno consapevole che al momento non è preparato al meglio per fronteggiare una situazione nuova che lo espone continuamente agli attacchi avversari.

Quello che si trova di fronte ovviamente, sono tre scenari ben conosciuti e sviluppati nel mondo dilettantistico:

Te li racconto in 2 minuti.

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Il primo è il puro allenamento con la squadra, in cui il giovane portiere viene continuamente bombardato da tiri in porta, senza sapere appunto l’abc di come si sta tra i pali e come comandare il proprio corpo e percepire lo spazio di intervento.

Il secondo è la preparazione improvvisata di preparatori che riprendono esercizi degli adulti e li propongono ai bambini come se fossero già in grado di eseguirli con dimestichezza e semplicità.

Quando purtroppo ancora non sanno che cosa voglia dire essere un portiere e quali sono i punti cardine per costruire il proprio valore tecnico e caratteriale.

Oppure, laddove la società mette a disposizione il preparatore dei giovani portieri, lo stesso si ritrova ad allenare un gruppo elevato di numeri uno, senza riuscire a canalizzare l’attenzione sul dettaglio, sulla caratteristica caratteriale del singolo e come sviluppare davvero il talento di ciascun giovane portiere.

Penso che sia capitato diverse volte anche a te questa situazione.

Come ti senti allora quando torni a casa e ripensi al lavoro sul campo?

Non molto soddisfatto vero?

Ti chiedi appunto come migliorare questa situazione?

Tuttavia, la conseguenza più dannosa di questi tre punti è quella di ritrovarci dopo un pò di tempo, un giovane portiere che lamenta un deficit non solo tecnico ma anche di sicurezza personale.

Pertanto, un percorso formativo come lo è quello di un giovane che sceglie di essere portiere deve essere rispettato e soprattutto deve essergli associato un grande valore.

Questo perché il giovane portiere unisce la sua identità personale con l’identità sportiva e se nessuna delle due inizia a svilupparsi o addirittura una è più debole dell’altra, il giovane portiere non sta in piedi con le proprie gambe.

Correndo il rischio di crescere senza i giusti strumenti per fare la differenza sia in campo sia nella vita di tutti i giorni.

Purtroppo però, ancora oggi siamo ben lontani da questa visione nel dilettantismo.

Per avere dunque, un dato concreto su quello che possiamo trovarci di fronte quando siamo chiamati a formare i giovani portieri, strutturo un’intervista focalizzata nel chiedere ai giovani portieri qual è l’aspetto che vogliono migliorare maggiormente.

La ricerca effettuata su un campione di centinaia di portieri ha dato questo esito:

Il 98% dei giovani portieri intervistati dice di voler essere più sicuro!

Da questa risposta globale, definisco poi ad un’analisi più dettagliata che mostra altri 3 punti determinanti per la crescita del giovane portiere, il quale:

1. Ha bisogno di un percorso, di una guida che lo aiuti a capire esattamente quali sono i passi per non sentirsi più inadeguato durante una situazione che lo stressa, come una partita o come un allenamento in cui c’è un mister che sbraita troppo.

2. Necessita di strumenti che gli facciano capire perché sta sentendo insicurezza, quindi che lo aiutano a riconoscere questo stato emotivo.

3. Di seguito vuole sapere come fare ad essere continuamente forte e sicuro come un vero numero, non solo in campo ma nella vita di tutti i giorni.

Grazie a Dio, il giovane portiere intervistato sa esattamente che se riesce a dominare queste 3 aree può migliorare sia come portiere sia come ragazzo nell’affrontare le situazioni della vita di tutti i giorni, le quali si possono riflettere anche con i compagni, i mister, i preparatori, gli amici e i genitori.

E il beneficio che ne avrà, sarà quello di:

  • costruire un carattere con un buon grado di autostima
  • definire una mentalità da leader positivo
  • modellare continuamente le sue aree di miglioramento tecniche e caratteriali
  • scegliere in autonomia

L’azione che ti invito a fare allora è di seguire:

I 9 consigli per rendere più sicuro il giovane portiere durante l’allenamento

  1. Fai domande continuamente
  2. Ascolta
  3. Invitalo a guardarti negli occhi durante la sua risposta
  4. Suggeriscigli di utilizzare un tono di voce alto
  5. Prima di far eseguire l’esercizio aiutalo a visualizzarlo
  6. Incoraggialo continuamente
  7. Invitalo a prendersi dei rischi
  8. Fagli assumere delle responsabilità
  9. Festeggia insieme a lui il progresso nell’allenamento

Se vuoi vedere il tuo giovane portiere crescere in piena sicurezza già dai primi passi tra i pali della porta di calcio, è quello di avvicinarti ad un metodo che lo aiuti una volta per tutte a sviluppare il suo talento.

Non lo vorrai fare con me, perché non ti sono simpatico o non ti piacciono i miei suggerimenti? Nessun problema!

L’importante è che tu riesca a trovare un tuo punto di riferimento che ti aiuti a comprendere meglio gli stati emotivi dei giovani portieri che alleni e parallelamente la struttura tecnica da proporre in base alle situazioni che ti puoi trovare di fronte in fase di allenamento.

Il risultato che otterrai sarà quello di aver aiutato i tuoi giovani portieri a costruirsi un carattere vincente che tra qualche anno vi aiuterà insieme a raccogliere delle bellissime soddisfazioni.

Tu come preparatore che innalza il suo livello e riconoscibilità sul mercato pronto anche per fare un grande salto.

E lui come grande portiere che potrà raggiungere con più facilità il suo sogno.

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Daniele Rolleri
Il Primo istruttore specializzato nella crescita e nella formazione del giovane portiere

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