La passione è la peggior nemica della preparazione dei giovani portieri

Troppi preparatori confondono il significato di passione con quello di missione nella crescita dei giovani portieri e questo porta a dei risultati disastrosi nell’insegnamento del ruolo.

figlio

Quante volte passi ore e ore sul campo a far volare i tuoi ragazzi.

Non ti stancheresti mai e poi mai.

Continueresti a darci dentro anche sotto un diluvio, fino a quando esausto insieme ai tuoi numeri uno rientrate negli spogliatoi, fieri di aver dato il massimo.

Probabilmente, la forza che ti spinge a fare questo è una grande passione verso il ruolo più bello del mondo e quando sei a casa, non vedi l’ora che arrivi il giorno dell’allenamento per saltare in macchina, andare al campo e trasmetterla ai tuoi giovani portieri.

Ovviamente, se non abbiamo passione, dove vogliamo andare, vero?

Però c’è un problema!

>> GUARDA SUBITO IL VIDEO QUI SOTTO! <<

La passione nella preparazione del giovane portiere, 9 volte su 10 non basta a trasferire al ragazzo la conoscenza, il dettaglio, l’esperienza e cosa più importante, l’esempio positivo.

Non basta, far allenare il giovane portiere e farlo volare da un palo all’altro senza che il giovane numero uno capisca veramente perché lo stia facendo.

Tra l’altro in una situazione non favorevole, dato che spesso ti capita di allenare un numero elevato di portieri contemporaneamente.

Pertanto, c’è da fare molta chiarezza sul significato di passione e su quello di missione quando si parla di formazione e crescita dei giovani portieri.

La passione porta a rimanere sul campo all’infinito, fino all’ultima goccia di sudore. Ti fa seguire tutte le partite di calcio e i tuoi occhi sono focalizzati solo su cosa può fare un portiere di giusto o sbagliato durante una partita.

In più, se se sei un fan dei più grandi numeri uno al mondo guardi su YouTube i suoi allenamenti e cosa gli propone il suo allenatore.

Poi spulci Instagram tutto il giorno, con gli hashtag relativi ai portieri e trovi parate miracolose di diversi portieri italiani e internazionali.

Fino a vedere proposte di allenamento di diversi allenatori di tutto il mondo. Memorizzi quelli che per te sono belli e li porti sul campo ai tuoi giovani portieri.

Alleni i tuoi ragazzi e ti accorgi che non lo ripetono come hai visto fare ai portieri dei video, tuttavia, sei in ogni modo contento perché hai fatto fare qualcosa di diverso e di moderno ai tuoi ragazzi.

Peccato però che quando arriva il giorno della partita ci sono le situazioni di gioco che li mandano in confusione e commettono ripetizioni a raffica, come: passaggi con i piedi sbagliati, prese in movimento in cui scivola la palla e l’attaccante fa goal, palloni che passano sotto la pancia e uscite a farfalla.

Di fatto, se intendiamo la preparazione dei giovani portieri focalizzata solo sulla passione del ruolo, ossia replicare esecuzioni prese da internet, senza porre attenzione al trasferimento di aspetti cognitivi, caratteriali e di cura del dettaglio, allora posso dirti che…

LA PASSIONE è la peggior nemica della preparazione dei GIOVANI PORTIERI.

  • La passione non rende competenti.
  • La passione non rende abili nel comprendere le emozioni dei giovani numeri uno.
  • La passione non cura il dettaglio cognitivo e tecnico.

L’unica cosa che può fare la passione è recare danni alla formazione dei giovani numeri uno, perché di cui hanno bisogno non è di certo questo tipo di approccio.

Questo perché alla passione manca un elemento importante di supporto: LA MISSIONE.

Dammi un minuto e ti spiego meglio!

Se la passione è una piccola percentuale nel DNA di una persona competente nella formazione dei giovani portieri, la missione è la percentuale più alta in quanto dove c’è missione c’è competenza.

La missione è al 90% nel DNA del formatore in quanto tutto ciò che prepara per crescere il giovane portiere lo fa attraverso una conoscenza superiore ad un video trovato in internet.

Infatti, è una elaborazione dell’esperienza su diversi giovani portieri e applicata ai ragazzi attraverso un metodo che lavora a lungo termine, senza improvvisazione.

La missione è come un GPS sicuro che indica la strada al giovane portiere verso l’espressione del suo vero talento, in cui in ogni esecuzione stimola il suo carattere, i suoi punti di forza emozionali, le sue caratteristiche tecniche e il suo valore globale come portiere e come persona.

L’apprendimento del gesto dunque risulta più immediato e automaticamente anche il suo pensiero critico prende forma allenamento dopo allenamento e lo aiuta in partita a rimanere focalizzato sulla sua prestazione, senza distrazioni e cali di attenzione.

Il tutto accompagnato da una forte carica emozionale che rende la loro mente simile ad una spugna pronta ad assorbire tutte le soluzioni di cui hanno bisogno per crearsi una memoria e un’esperienza già in giovane età.

Pertanto il formatore dei giovani portieri si differenzia rispetto ad un preparatore improvvisato guidato solo dalla passione, attraverso la sua focalizzazione nell’insegnamento e con un metodo definito per valorizzare ogni area del ragazzo che si trova di fronte.

La cosa interessante è che se il giovane portiere ha la fortuna di trovare nel suo cammino di crescita un formatore, la sua strada verso il raggiungimento del suo sogno sarà più breve rispetto ad altri portieri pari età.

Pertanto, l’azione che ti invito a fare è di comprendere davvero il motivo per il quale alleni e se scopri di avere una missione chiara dentro di te, allora già da oggi è il momento di trasmettere ai tuoi ragazzi competenza e crescita.

Il beneficio che ne avrai tu come preparatore dei giovani portieri sarà quello di diventare una guida e un esempio positivo per i tuoi giovani numeri uno e sono certo che migliorerai così tanto le tue qualità che un giorno sarai selezionato anche da squadre importanti.

Vuoi scoprire una volta per tutte il Metodo per lo sviluppo della leadership del giovane portiere?

Chiama ora il numero verde gratuito 3505205325 o scrivi una email a [email protected]

Daniele Rolleri
Il Primo istruttore specializzato nella crescita e nella formazione del giovane portiere

Lascia un Commento